E’ arrivato a Firenze per prendere in mano, assieme a Max Redfield, già suo compagno di squadra dei tempi di IUP, le redini della difesa guelfa, senza però tralasciare il suo importante ruolo nel sistema offensivo dei vicecampioni d’Italia.
Mike Pietropola ha raccolto la sfida sin dal suo primo allenamento al “Guelfi Sport Center”, lasciando a bocca aperta coaching staff e giocatori per la sua preparazione sia tattica che fisica. Adesso, a poco più di un mese di distanza dalla trasferta del 7 marzo nelle 100yds della rada di casa dei Seamen Milano, è arrivato il momento di conoscere il nuovo italo-americano degli Estra Guelfi Firenze, che promette grande dedizione alla causa gigliata, alla quale si è avvicinato anche grazie ai racconti di Steve e John Franco, due volti noti in terra fiorentina che furono rispettivamente suo compagno di reparto e coach ai tempi del college in Pennsylvania.
Cosa provi all’idea di tornare a condividere il campo di gioco con Max Redfield? Pensi che una coppia affiatata come quella composta da te e l’ex pro dei Birmingham Iron darà un gran contributo alla difesa degli Estra Guelfi Firenze?
“Sì, sicuramente sarà un gran bonus per tutta la squadra. Con Max ho già giocato un anno alla Indiana University of Pennsylvania e siamo sempre stati in gran sintonia. Vogliamo sicuramente far sì che questa grande intesa si espanda a tutta la secondaria di difesa. Abbiamo entrambi tanta voglia di lavorare con questo fantastico gruppo di giocatori per migliorarci ancora”.
Hai avuto l’opportunità di studiare le partite della scorsa stagione. Che idea ti sei fatto sui tuoi nuovi compagni di squadra e sul livello del campionato italiano?
“Sono qui perché penso che questa squadra abbia la possibilità di competere per la vittoria finale anche quest’anno. I Seamen Milano sono sicuramente un ottimo team, ma noi vogliamo provare a migliorare il risultato dell’anno scorso e per farlo dovremo pensare a vincere una partita per volta”.
Parlami un po’ delle tue origini italiane:
“Un mio trisavolo è arrivato in America partendo dalla Calabria e grazie a lui ho potuto ottenere il passaporto italiano, un documento che mi rende molto orgoglioso del passato della mia famiglia. Non vedo l’ora di conoscere questa nazione partendo proprio da Firenze”.
Sei arrivato al “Guelfi Sport Center” per giocare sia in difesa che in attacco, cosa possiamo aspettarci da te?
“Voglio dare un grande contributo in ogni situazione nella quale sarò chiamato in causa. In difesa voglio essere veloce sulle coperture ma anche molto fisico nei placcaggi, mentre in attacco intendo essere efficiente non solo nella posizione di quarterback per poter segnare un alto numero di touchdown in maglia viola”.
C’è qualcosa che vuoi dire ai membri della #GuelfiFamily?
“Voglio che ognuno di voi sia presente alle nostre partite in casa per sostenerci fino all’ultimo snap. Sarà un anno speciale per tutti e grazie ad alcuni giocatori di altissimo livello potrete divertirvi davvero tanto nel vederci in azione”.