Non poteva che essere Silas Nacita a chiudere la stagione 2019 del senior team gigliato con la sua intervista di fine stagione. L’asso degli Estra Guelfi Firenze, nettamente MVP del Campionato Italiano Football Americano Prima Divisione, ha lasciato il segno anche in Italia, dove ha continuato a dominare come fatto nei precedenti tre tornei di German Football League. Con Coach Art Briles a guidarlo di nuovo dalla sideline, cosa già accaduta ai tempi della Baylor University, il numero 2 viola è parso sempre di un livello superiore rispetto agli altri fuoriclasse del campionato, tanto da aver chiuso la stagione con l’appellativo di “Fenomeno” e con 210 punti segnati in prima persona su un totale di 388 messi a referto dai viola.
Una stagione dominata dall’esordio contro i Panthers Parma fino all’Italian Bowl, perso dagli Estra Guelfi Firenze nonostante un’altra prova di gran cuore di Nacita, uscito dallo “Stadio Breda” di Sesto San Giovanni con i crampi. Ecco quindi le parole usate dal nativo di Bakersfield, California, per descrivere questa annata spesa in riva all’Arno.
Parlami di questa stagione italiana, arrivata dopo un triennio passato nella massima serie tedesca:
“E’ stata l’annata più speciale che abbia vissuto in Europa. Credo che il team e la stagione siano stati davvero speciali. Essere con Coach Art Briles in una squadra che non veniva descritta come capace di arrivare in finale e poi giungere fino all’Italian Bowl è stato qualcosa di davvero speciale che mi ricorderò per sempre. Non posso affrontare l’argomento adesso, ma sento che c’è qualcosa rimasto in sospeso qui”.
Come già dichiarato sei venuto a Firenze per apporre la parola fine su un capitolo della tua vita. Pensi di aver chiuso il cerchio? Come giudichi questi mesi da guelfo?
“Tornare a giocare per Coach Art Briles dopo la nostra esperienza al college mi ha permesso di poter chiudere quel capitolo. Ora so di poter vivere il resto della mia vita con la consapevolezza di aver mostrato al mio coach che tipo di giocatore sono. Adesso però c’è un altro capitolo aperto nella mia vita, quello dell’Italian Bowl”.
Sei stato riconosciuto praticamente all’unanimità come MVP non solo degli Estra Guelfi Firenze, ma anche dell’intero campionato. Cosa significa per te?
“Aver vinto il premio di miglior giocatore non significa così tanto per me come invece significa l’aver fatto parte di questa squadra. La stagione appena conclusa ha scritto la storia di questa società, che è passata nel giro di qualche mese da finire la stagione con un record negativo fatto anche da sconfitte pesanti contro i top team, a battere corazzate come Giants Bolzano e Panthers Parma per poi arrivare fino all’Italian Bowl. Quello che abbiamo fatto sul campo come collettivo conta di più delle mie statistiche”.
Cosa ci dobbiamo aspettare adesso da te? Quali saranno le tue prossime mosse?
“Non ne ho idea. Adesso andrò in Spagna per una breve vacanza e poi, molto probabilmente, tornerò in Germania per concludere la stagione di GFL. Sul futuro più lontano invece non ho ancora deciso”.
Hai un messaggio speciale per chiudere questa intervista?
“Mi piacerebbe poter rispondere in italiano, ma non sono in grado di concludere un discorso così lungo e perciò proseguirò in inglese. Ho davvero tantissimo rispetto e apprezzamento per tutta l’organizzazione degli Estra Guelfi Firenze. I giocatori italiani sono stati incredibili ed Edoardo Cammi ha fatto tantissimo per me. Sono grato di essere parte della #GuelfiFamily e poter dire noi siamo i Guelfi ha davvero un senso profondo adesso. Farò sempre parte di questa famiglia”.