Il numero “63” sarà comunque il Presidente dei viola. La sua analisi della stagione.
Ai nomi di Massimiliano Innocenti e Claudio Pierattelli si aggiunge anche quello di Alessandro “Ente” Dallai. Lo storico centro guelfo dal prossimo anno ricoprirà “solo” la carica di presidente della società dopo aver annunciato al termine del Wild Card Round di Bolzano la sua decisione di ritirarsi dal mondo del football americano giocato, ponendo così termine ad una grande carriera protratta dal numero 63 per più di cinque lustri. Queste le riflessioni sul 2018 degli Estra Guelfi Firenze da parte della carica più importante all’interno dell’organizzazione.
In questo ultimo campionato avete raddoppiato il numero di vittorie e siete tornati ai play-off dopo un anno di assenza. Sei contento?
“Sicuramente, parlando puramente di numeri, il risultato non può che essere soddisfacente. Il Wild Card Round è stato il giusto risultato per l’impegno profuso dal team sin dallo scorso settembre. Io però punto sempre a migliorare il risultato massimo ottenuto (il record di 6-4 del 2016, ndr)”.
Che profilo state cercando per il dopo Brett Morgan?
“Vogliamo un grande allenatore americano, ma al momento non mi sbilancio sui nomi. Presto ci saranno delle soprese”.
Prendendo la parola per ultimo nell’huddle di Bolzano hai annunciato il tuo ritiro del football giocato. Con che stato d’animo lasci? Quali sono i momenti che ti porterai per sempre con te?
“Mi sto ancora adattando a questa scelta, che è stata corretta visto che il mio fisico non mi permetteva più di esprimermi al massimo. Appendo casco ed armatura al chiodo a 26 anni dalla prima volta in cui sono sceso in campo e spesso ho giocato anche più di un torneo l’anno. Non ho motivi per piangere o per rammaricarmi, ogni ricordo acquisito sui campi da gioco mi accompagnerà per sempre. Adesso spero di poter dare ancora tanto come presidente e penso che la squadra possa beneficiarne. I ricordi più speciali sono i due campionati vinti, in particolar modo il primo giocato all’Artemio Franchi davanti a 10.000 spettatori, ma anche la perfect season del 2005 esibendo un football davvero divertente. Mi ricordo con piacere anche gli anni a Grosseto ed a Bologna, come indelebile è in me la memoria dei Mondiali 1999 d’azzurro vestito”.
Avrai più tempo per fare il presidente, qual è il tuo primo obiettivo?
“Voglio curare i contatti con chi ci supporta, ma anche tenere in equilibrio i rapporti fra giocatori e dirigenza. Trovo doveroso concludere dicendo che ho uno staff magnifico che rende tutto semplice per me”.
Come valuti gli import di quest’anno?
“Sono davvero contento di come hanno giocato i nostri americani, peccato solo per il doppio infortunio occorso a Nicholas Holshoe. La nostra safety meritava di finire alla grande il campionato con tanti placcaggi in più. Tony Dawson invece si è dimostrato un grande atleta ed anche lui ha dato un contributo fondamentale in attacco. Concludo con Mike Vannucci, un ragazzo d’oro che ha sempre creduto in noi e che ha dato più del 100% per la #GuelfiFamily. Le porte del “Guelfi Sport Center” saranno sempre aperte per il newyorkese, indipendentemente dalla sua decisione di non ritornare in Italia per una terza stagione. Infine ci tengo a ringraziare anche Daniel Mackenzie, è venuto qua senza preavviso e ha dato il massimo chiudendo la stagione con prestazioni sempre più positive”.
Matteo Lelli, vale a dire una linea d’attacco, si è portato a casa il titolo di MVP. Finalmente la classe operai va in paradiso, non trovi?
“Sfrutto questa domanda per parlare un po’ di tutti i miei compagni di reparto, iniziando da Vincenzo Ruotolo che è stata una grande conferma. Altre due persone come Riccardo Giachin e Matteo Lodovichi si sono messi a disposizione della squadra passando dalla difesa all’attacco e si sono comportati molto bene in campo. Gabriele Bontempi invece ha confermato la grandi aspettative che c’erano su di lui con una stagione d’esordio in Prima Divisione davvero di altissimo livello. A Riccardo Bianchetto, il nostro padovano, faccio un grande applauso per lo spirito con cui si è buttato in questa avventura. Concludo con Matteo Lelli, che si è portato a casa questo grande riconoscimento grazie alla sua capacità di migliorare durante tutto l’anno”.
Chiudiamo con le giovanili, 1° anno nel flag e fra poco tornerà il tackle:
“Esatto, sono molto contento per aver potuto schierare i nostri ragazzi nei campionati giovanili di flag football per la prima volta nella storia degli Estra Guelfi Firenze. Considerando che eravamo al nostro debutto in una disciplina molto diversa dal tackle faccio veramente un grande applauso a giocatori, famiglie e staff per i risultati ottenuti che rappresentano un punto di partenza incoraggiante in vista della prossima annata. Adesso invece ci stiamo concentrando sul tackle, con i giovani che inizieranno la preparazione in vista dei campionati U13, U16 e U19 fra poche settimane”.