Il quarterback californiano fa il punto di fine anno.

E’ stata una stagione tutta di corsa quella di Tony Dawson. Il quarterback degli Estra Guelfi Firenze, seppur non abbia disdegnato sfornare passaggi da touchdown per i suoi compagni, ha dato il meglio di sé quando si è trattato di innescare le sue lunghe leve con degli sprint fulminei che hanno messo in crisi anche le difese più organizzate del Campionato Italiano Football Americano Prima Divisione. Il californiano dei viola è stato il miglior giocatore della regular season 2018 della massima serie per quanto riguarda le yards macinate su giochi di corsa (875 condite da 8 segnature personali), attestandosi invece al 5° posto fra i quarterback su situazione di lancio (125 completati su 242 tentativi, 14 touchdown e 4 intercetti). Questo il bilancio a fine stagione dell’ex faro degli Houston Baptist College Huskies.

Primo sulle corse e quinto per efficienza nei passaggi. Ti piacciono le tue statistiche?
“Sì, sono molto contento per i numeri fatti registrare in questo mio primo anno oltreoceano. Essere il leader del campionato per numero di yards corse è davvero una sensazione bellissima ed anche sui lanci sono felice di essermi attestato nella parte sinistra della graduatoria nonostante i tanti interpreti di questo ruolo nel campionato”.
Quali differenze sono state più marcate fra il tipo di gioco dei tornei collegiali ed il Campionato Italiano Football Americano Prima Divisione?
“Una cosa che mi ha colpito qui in Italia è l’assenza dei tabelloni segnapunti e del cronometro digitale che segnala il tempo rimanente per effettuare ogni gioco senza incorrere in penalità per ritardo dello snap. Inoltre qui si gioca ad un ritmo più basso rispetto alle conference statunitensi”.
Hai qualche consiglio da dare ai tuoi compagni di squadra gigliati?
“Voglio ringraziare tutti loro per aver reso la mia prima stagione agli Estra Guelfi Firenze davvero speciale. Mi sono davvero divertito a giocare con ognuno di questi ragazzi. Il mio consiglio è quello di continuare a lavorare sodo anche durante questi mesi senza football giocato, l’impegno lontano dalle luci dei riflettori fa sempre la differenza fra una stagione soddisfacente ed una che ti lascia l’amaro in bocca”.
Cosa ti mancherà di più della tua vita quotidiana a Firenze?
“Ci sono un sacco di cose di cui avrò nostalgia e sicuramente l’ottimo cibo toscano sarà al primo posto in classifica”.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
“Ancora non ho preso decisioni. Sono appena tornato in California, dove intendo prendermi qualche giorno di riposo prima di pensare al prossimo capitolo della mia vita. Sicuramente la mia famiglia avrà voce in capitolo sulle scelte da prendere, siamo molto uniti e mi piace confrontarmi con loro”.